Chi siamo??

Siamo un gruppo di giovani e adulti di vari paesi nel comune di San Casciano Val di Pesa, che ormai da qualche anno organizza occasioni di raccolta fondi per sostenere la “Casa de los Ninos” in Perù. Dal 30 novembre 2007 ci siamo costituiti come associazione di volontariato, col nome di Spighe Verdi, per dare una continuità a ciò che abbiamo iniziato e soprattutto un sostegno continuativo ai bambini e ai ragazzi di LLamellin.
La Casa de los Ninos è una casa di accoglienza per bambini con famiglie in condizioni disperate, sorta nella missione dell’Operazione Mato Grosso a Llamellin, sulle Ande peruviane a 3400 metri di altezza. Qui da anni vive e opera come volontaria Cecilia, una nostra amica di Chiesanuova, che dedica le sue giornate alla crescita di questi bambini (ormai da sei anni come missionaria permanente, in precedenza con varie permanenze durate sei mesi - un anno).
Cecilia ci scrive e ci racconta dei loro bisogni, inoltre qualcuno di noi ha conosciuto personalmente questa realtà di disagio e miseria, sia materiale che affettiva.
Per questo organizziamo di tanto in tanto iniziative di beneficenza, il cui intero ricavato viene inviato direttamente a Cecilia per sostenere le attività della casa. Le nostre iniziative finora sono state: cene di beneficenza, lotterie, mercatini, concerti di musica, vendita di torte, raccolte abiti usati, raccolte viveri, anche in collaborazione con parrocchie e società sportive; ma vorremmo essere aperti ad ogni tipo di proposta che ci verrà fatta in seguito. Abbiamo già “in cantiere” altre idee che speriamo di concretizzare nei prossimi mesi.
Con i soldi che le inviamo Cecilia compra il necessario per gestire la casa (alcuni alimenti, abiti, scarpe, occorrente per bagni e cucina, materiale scolastico) e paga tre ragazze, scelte tra le più povere del paese, che le fanno da assistenti nel lavoro con i bambini che al momento sono circa una ventina. Il nostro sostegno economico è necessario anche per la manutenzione della casa e per l’aiuto alle famiglie di origine, con cui Cecilia è in contatto per permettere ai bambini di tornarvi durante le vacanze dalla scuola, qualora sia possibile. I bambini poi crescono e allora si “accompagnano”, anche economicamente, alla scuola superiore e oltre. Attorno alla Parrocchia di Llamellin ruotano molte altre realtà: l’oratorio, il taller (scuola superiore professionale di falegnameria per i maschi e cucito per le femmine), la cooperativa di falegnami, il forno, la fornace di tegole e mattoni, la posta sanitaria che fornisce assistenza e medicinali gratuitamente,
Per questo è più giusto dire che il nostro lavoro serve, attraverso Cecilia, a sostenere più genericamente i giovani di Llamellin più bisognosi, in base alle necessità più urgenti di volta in volta.
I soldi che raccogliamo vengono versati in un conto corrente internazionale della Parrocchia di Llamellin (intestato al parroco Padre Giorgio Nonni) a cui fanno riferimento tutte le attività della missione.
I soldi finora raccolti sono stati consegnati direttamente a Cecilia o tramite i volontari che periodicamente si recano in Perù. Aprendo un conto corrente della nostra associazione vorremmo poter depositare su di esso i fondi raccolti e poi, di tanto in tanto, trasferirli sul conto corrente internazionale della parrocchia.
Vorremmo promuovere anche l’adozione a distanza dell’intera casa, attraverso il versamento di un contributo che sia libero da vincoli (scadenze o quote prestabilite) ma che sia sentito come un impegno che dura nel tempo (non solo la donazione occasionale per una serata di beneficenza). La nostra proposta è adozione a distanza dell’intera casa e non del singolo bambino per poter aiutare tutti indistintamente.
Proviamo a spiegare brevemente che cosa è l’operazione Mato Grosso, anche se noi non sosteniamo questo movimento in generale ma in maniera specifica l’attività che svolge Cecilia all’interno di esso nella missione di Llamellin. L’operazione Mato Grosso, iniziata dal salesiano Padre Ugo de Censi, è un movimento volontario di cui fanno parte tantissimi giovani che nel tempo libero lavorano per mantenere le missioni dell’America Latina (in Perù, Bolivia, Equador e Brasile).
Nella missione di Llamellin dal 1987 vi è parroco Padre Giorgio Nonni di Faenza, cresciuto nell’ Operazione Mato Grosso, che ha scelto di diventare prete in Perù, al servizio dei poveri e dei giovani seguendo l’esempio di padre Ugo.
Di seguito riportiamo un brano da un resoconto di quello che più di recente è stato fatto nella missione di Llamellin.
Tante sono le opere che finora Padre Giorgio ha fatto, con l’aiuto di tanti volontari, per migliorare la condizione di vita della sua gente, ma ciò che ha sempre desiderato fare sin dall’inizio era poter aiutare i bambini della sua parrocchia.
«Daniel è arrivato in una delle nostre missioni quando aveva 4 mesi, portato in braccio dal suo papà. La mamma era morta due giorni prima, lui non sapeva come prendersene cura; era un fagottino di stracci con due occhini grandi, neri, vivacissimi.
Mai, fino ad allora, si erano presentati casi in cui parenti chiedevano alla parrocchia di prendere in casa un bambino; di solito le nonne, le zie o qualche parente lontano se ne preoccupavano. Daniel non lo voleva nessuno».
Quando Padre Giorgio venne avvertito, prese questo piccolino come il segno che doveva cominciare la casa. Daniel fu il primo ospite che entrò il 25 dicembre del 2000 e subito ne arrivarono altri: Nancy, Manuel, Alex, Maribel, Clever, Jonathan, Santa, Wilson, Carolina, John,Olinda, Norma e Nelina.
Immediatamente nacque la necessità di costruire una casa per loro. Così grazie all’aiuto di tante buone persone nel 2003 sono riusciti ad ultimare questo “sogno”.
Hanno inaugurato la casa nuova con la benedizione di Mons. Silvano Montevecchi Vescovi di Ascoli Piceno che con i suoi parrocchiani ha contribuito al finanziamento di questo progetto. Ora esiste una bella casa che può ospitare fino a trenta bambini.
Molti di loro hanno qualcuno che li viene a trovare e se un giorno un loro familiare potrà prendersene cura, torneranno nelle loro case.
Per questi bambini questa casa e Cecilia sono l’unica “famiglia” che hanno: Cecilia dà loro da mangiare, un’istruzione e tanto amore. Li ha accolti come figli e come figli li accompagnerà probabilmente per tutta la vita.
Questi bambini adesso sono felici e consapevoli di essere più fortunati di altri. Cecilia vorrebbe far sì che la Casa de los Ninos possa diventare un punto di riferimento per tutti i bambini della vasta parrocchia, un luogo dove si possa sempre trovare un pasto caldo, un po’ di calore. Per poter dare continuità a ciò che sta facendo, accogliendo ancora altri bambini in casa ed allargando il loro aiuto anche a chi vive fuori, Cecilia, gli altri volontari e le assistenti hanno bisogno di aiuto.